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martedì 17 gennaio 2017

Vuoi fottere il sistema? Leggi l'etichetta.

Da poco tempo a questa parte, cerco di essere una consumatrice consapevole. Purtroppo non è sempre facile: non potendo basare le mie conoscenze su concrete verità scientifiche, ma attraverso ricerche sulla rete, le mie fisse potrebbero risultare poco solide e facilmente confutabili. Beh, non metto in dubbio che io non sia una testata giornalistica accreditata, ma a mia difesa, posso aggiungere che provare ad interessarsi a cosa si ingerisce ogni giorno non può certo far male.
Una delle mie fisse principali è lo zucchero: sono fermamente convinta che ne ingeriamo più del necessario, perciò ultimamente non faccio che leggere etichette e fare salti mortali per ridurlo, nonostante non sia affatto facile: come ben sapete, la tipica colazione italiana si basa su latte/cappuccino e cornetto/frollini. Ovviamente non posso sapere quando zucchero hanno i cornetti del bar ( eh, ahimé, a volte al cuor non si comanda), ma posso sapere quando zucchero c'è per 100g di frollini di una famosa marca del supermercato. Lo scoperta è (almeno per me) sorprendente: 25g di zucchero. Ora, non so voi, ma io la mattina ho fame, e non ho mai seguito i consigli dietro la confezione che consiglia di mangiare 4 frollini e un frutto: io mi abbuffavo di frollini, probabilmente mangiandone 100g o di più. Ed ecco che mi sono già partiti 25 gr di zuccheri inutili. Che poi, comunque, a metà mattinata mi sentirò debole e affamata. Ma perché tanto rumore per nulla? Beh, ultimamente penso parecchio al mio pancreas, e mi spaventa il fatto che se non ci sto attenta corro il rischio di sviluppare negli anni il diabete di tipo 2. Inoltre, provo a leggere l'etichetta di ogni prodotto che compro. Provateci, vi sorprenderà vedere quanti ingredienti che vi risultano poco familiari sono presenti nei vostri snacks preferiti. E non crediate di salvarvi comprando roba sugar-free. Peggio che andar di notte. Dopo aver letto In Difesa del Cibo di Michael Pollan, il mio modo di fare la spesa è cambiato. Regola n°1: nel prodotto che stai per acquistare ci sono ingredienti che non hai mai sentito nominare o che non riconosci come cibo? Non comprarlo. Lo so, vi sembrerà di non poter mangiare un accidenti, ma credetemi, ne varrà la pena. Avete mai sentito parlare i vegani del loro incredibile aumento di energie? Non dovete dire no alla carne e ai derivati animali per avvertirlo, vi basterà mangiarne meno e sceglierli con cura. Non dico nulla di nuovo, ma mi sorprende come molte persone prendano per il culo la gente che tiene alla sua alimentazione. GENTE, NON E' TERRORISMO PSICOLOGICO, E LO SO CHE SI MUORE LO STESSO, MA QUESTO NON VUOL DIRE CHE BISOGNA ABBUFFARSI DI MERDA. Passo e chiudo.

Se volete saperne di più:
Fed up - Documentario
That Sugar Film - Documentario
In Difesa del cibo di Micheal Pollan

4 commenti:

  1. Sono abbastanza d'accordo. Non è terrorismo, ma è essere informati. O meglio coscienti di quello che mangiamo. Personalmente non mi piace privarmi di qualcosa che può essere considerata "schifezza", ma cerco di non abusarne e di bilanciare. Per adesso ad esempio la mia colazione è con una banana. Dovrei aggiungere delle mandorle, ma ho scordato di prenderle XD

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    1. Ahah, beh, se devo essere super rompicoglioni, la banana non è uno tra i frutti più salutari, magari meglio una mela ;)

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  2. Si hai ragione però io non so se riuscirei a rinunciarci, certo posso limitare alcune cose e mangiarne solo ogni tanto, ma io ogni mattina mangio i pan di stelle..non potrei mai cambiare :D

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