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martedì 4 agosto 2015

Classici #1: Un eroe del nostro tempo


Solitamente, il primo approccio con la letteratura russa lo si ha quando si decide di leggere i grandi romanzi di Dostoevskij e Tolstoj. Ma cosa c'è dietro al grande romanzo russo ottocentesco? Oltre a Aleksandr Puškin (di cui parlerò più avanti), non bisogna dimenticare Michail Lermontov. Scrittore controverso e poeta ribelle , Lermontov è noto soprattutto per il suo romanzo Un eroe del nostro tempo.
Pubblicato nel 1840, Un eroe del nostro tempo all'epoca suscitò parecchio scandalo per via del suo protagonista, il giovane ufficiale Pečòrin, un soggetto irrimediabilmente annoiato e dalla psiche complicata. Sullo sfondo dei sublimi paesaggi caucasici, faremo la conoscenza del protagonista prima attraverso i ricordi di Maksim Maksimyč, capitano in seconda, raccontati al narratore iniziale, un curioso viaggiatore, alter ego dello scrittore. Dopo l'incontro tra il capitano in seconda e lo stesso Pečorin, Maksim Maksimyč, rimasto deluso della tiepida accoglienza di colui che aveva quasi considerato un figlio, decide di donare delle carte lasciatogli dal giovane al viaggiatore. Si scoprirà che quelle "carte" sono in realtà il diario scritto da Pečorin. E così, finalmente, accediamo ai pensieri del tanto discusso protagonista, ormai morto, solo nell'ultima sezione del romanzo. Tra amori proibiti, duelli e l'opprimente noia che affligge il giovane protagonista, Un eroe del nostro tempo è il mirabile frutto del romanticismo russo.

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